Briciole di storia, quisquilie e pinzellacchere. A proposito di Re Magi

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Solo nel Vangelo di Matteo si parla di loro e questi non li nomina mai “Re”, ma solo “Magi” ed erano probabilmente sacerdoti del profeta Zoroastro o saggi astronomi che studiavano gli astri e interpretavano i sogni.
E Matteo non scrisse mai che fossero 3, come tradizione impone, ma scrisse letteralmente “alcuni Magi giunsero da Oriente”.
A partire dal VI secolo furono indicati come 3, forse in onore della Santissima Trinità o perché allora 3 erano i continenti conosciuti (Europa, Asia e Africa), furono appellati Re e vennero loro attribuiti i nomi (che nel Vangelo non compaiono) di Melchiorre che portò in dono l’oro, Baldassarre l’incenso e Gaspare la mirra.

Melchiorre era il più anziano e il suo nome deriva da Melech (Re) e corrisponde al signore della luce; Baldassarre era di carnagione scura e probabilmente veniva dalla Babilonia perché Balthazar era il nome del suo mitico re e Gaspare era il signore di Saba o signore del tesoro.
Per la Chiesa copta etiope i Magi si chiamano Hor, Basanater e Karsudan.
Marco Polo ne “Il Milione” affermò di averne visitata la tomba nel 1270 nella città di Saba a sud di Teheran e nel Duomo della città tedesca di Colonia è conservata l’arca che conterrebbe, secondo la tradizione,le reliquie dei Magi.

Nella foto “Adorazione dei Magi” di Andrea Mantegna

Adorazione Magi