Briciole di storia, quisquilie e pinzellacchere. Filippo il Bello e lo scandalo delle principesse

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Nel 1314 uno scandalo scosse la corte di Filippo IV, passato alla Storia con l’appellativo di Filippo il Bello e ricordato anche per l’eccidio dei Templari avvenuto sette anni prima. Proprio il Maestro dell’Ordine, Jacques de Molay, prima di salire sul trono, aveva lanciato una maledizione alla casata dei Capetingi cui Filippo apparteneva.
Fatto sta che pochi anni dopo, nel 1328, la stirpe si estinse perché tutti figli maschi nati nel frattempo morirono appena nati o in tenera età.

Ma torniamo al 1314. Filippo il Bello aveva 4 figli: Isabella, che andò sposa al sovrano d’Inghilterra Edoardo II e tre maschi, che il padre volle far sposare a nobildonne di alto rango.
E così Luigi, l’erede al trono, convolò a nozze con Margherita figlia del ricco e prestigioso duca di Borgogna, mentre Filippo e Carlo sposarono le cugine di quest’ultima: le vivaci e deliziose sorelle Giovanna e Bianca di Borgogna.

La corte si animò di balli, feste e pettegolezzi, dacché, mentre Giovanna rimase fedele al marito, Margherita e Bianca concessero i loro favori a due aitanti cavalieri, i fratelli Filippo (un nome ricorrente in questa storia) e Gualtiero d’Aunay.
I particolari di questa tresca, che pare fosse molto molto lussuriosa e sfrenata, giunsero alle orecchie di Filippo il Bello che, furente di rabbia per avere due nuore fedifraghe e la terza, fedele ma colpevole di complice silenzio, fece torturare gli d’Aunay (che confessarono la relazione clandestina) e poi ordinò che fossero scorticati vivi, evirati, legati ai cavalli, trascinati per tutta Parigi e infine decapitati.

Alle sorelle Margherita e Bianca, appartenenti alla casa reale, fu risparmiata la vita, ma furono rasate a zero e rinchiuse nella tetra fortezza di Gaillard in Normandia in condizioni terribili.
Margherita, la moglie dell’erede al trono, morì ufficialmente di polmonite (il freddo era in effetti tremendo in quelle umide celle) l’anno successivo, ma più di uno storico avanza l’ipotesi che venisse uccisa in carcere, così da permettere al marito, vedovo, di cercarsi una nuova (morigerata) moglie.
Bianca, liberata sette anni dopo, fu rinchiusa in convento, dove morì giovane e disperata.