Rubrica coriandoli. La spaventevole morte di Papa Alessandro VI Borgia

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Agosto 1503: Papa Alessandro Borgia guardava da una finestra il corteo funebre del Cardinale Juan Borgia Lanzol (suo parente e da lui mandato al Creatore tramite una bevanda corretta al veleno per incamerarne le ingenti ricchezze), quando un corvo nero entrò gracchiando nella stanza, lo sfiorò e stramazzò al suolo.
Papa Alessandro ebbe un sussulto: superstizioso com’era, scorse nella subitanea morte del pennuto un funesto presagio.

Non si sbagliava. Qualche giorno dopo lui e suo figlio Cesare (il famigerato “Valentino”) si ammalarono gravemente di un morbo oscuro.
Malaria fu la versione ufficiale propagata dalla Santa Sede, ma la verità è che entrambi, ad un banchetto presso il ricchissimo Cardinale D’Ascanio, avevano bevuto per sbaglio il vino avvelenato che essi stessi avevano preparato da propinare allo stesso anfitrione, anche in questo caso per appropriarsi dei suoi numerosi beni.
Una punizione quella di propria mano, beffarda e crudele cui sfuggì Cesare, che guarirà dopo giorni di febbre altissima, ma che non risparmiò invece quel simoniaco, corrotto, lussurioso e luciferino papa.

Alessandro VI Borgia morì dopo pochi giorni, il 18 Agosto 1503 e nessuno vegliò la sua salma: né la sua antica amante Vannozza (da cui aveva avuto 4 figli), né la sua celebre figlia Lucrezia che era a Ferrara essendo divenuta Duchessa d’Este, né il suo prediletto figlio Juan ucciso misteriosamente (forse proprio dal fratello Cesare), né il più piccolo dei fratelli Borgia, Jofrè, anche lui lontano da Roma.
Un orrendo e repentino processo di putrefazione aggredì il suo corpo, che diventò, con il volgere delle ore, mostruosamente gonfio e livido, un’enorme ed informe massa, che fu spinta a forza nella bara, tra bestemmie ed imprecazioni, da becchini costretti a fasciarsi la bocca con bende intrise d’aceto, per sconfiggere il fetore insopportabile.

Così moriva uno dei papi più discussi della Storia: quell’Alessandro VI Borgia che, pur tra peccati e nefandezze, fu testimone e protagonista di eventi ed accadimenti memorabili: l’unificazione della Spagna, la scoperta dell’America, l’evangelizzazione delle nuove terre al di là dell’Oceano.
A lui va ascritto, tra l’altro, il merito del rinnovato splendore edilizio di Roma: diede impulso a grandiosi lavori di restauro, di abbellimento, di ristrutturazione, e alla loro realizzazione chiamò i maggiori Artisti della sua epoca: dal Pinturicchio al Perugino, da Antonio da Sangallo al Pollaiolo.

Certo, gli omicidi ed i misfatti che perpetrò, commissionò, o semplicemente avallò con il suo colpevole silenzio, ne fanno uno dei papi più riprovevoli, e più che il rappresentante di Dio in terra, ci appare ancor oggi un emissario di luciferini mandanti. Ma non l’unico nella storia della Chiesa.

Nella foto Jeremy Irons nei panni di Alessandro VI Borgia nella serie TV americana THE BORGIAS

Jeremy Irons