Rubrica Coriandoli. Le maliziose “Mazarinettes” alla corte del Re Sole

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A Luigi XIV, lo sfolgorante Re Sole, le donne piacevano, eccome. La prova è il numero infinito di amanti e favorite e quello, considerevole, di figli, 6 legittimi dalla moglie Maria Teresa d’Asburgo (che morirono tutti prima di lui) e 16 illegittimi da varie relazioni più o meno amorose.
Nato nel 1638, regnò per 72 anni e 10 giorni, fino alla morte, avvenuta il 1 Settembre 1715.

A Versailles, una delle corti più sontuose e magnificenti della Storia, aveva fatto allestire scale e corridoi segreti per raggiungere in segretezza le sue amanti, molte delle quali erano aristocratiche e dame di corte che vivevano proprio in quel paradiso terrestre che era, appunto, Versailles.

Due delle sue amanti erano nipoti del suo potente primo ministro, quel Giulio Raimondo Mazzarino, Cardinale di Santa Roma a Chiesa, politico sopraffino e mente diabolica, nato a Pescina, in Abruzzo, il 14 luglio del 1602.
Per accrescere ancor di più la sua influenza a Versailles, il mefistofelico Cardinale aveva fatto venire a Parigi alcune sue avvenenti nipoti (le 5 sorelle Mancini e le 2 sorelle Martinozzi) tutte effervescenti e disinibite, che passarono alla Storia come “Les Mazarinettes”.

Fra queste le più famose furono le sorelle Mancini (cognome molto diffuso tuttora in Abruzzo), Maria e Olimpia, non particolarmente belle, ma sensuali, vivaci e fascinose.
La bruna, colta e sensibile Maria catturò il cuore del Re Sole quando questi era molto giovane che se ne innamorò perdutamente al punto da decidere di sposarla.
Fu, stranamente, un amore solo platonico, mai consumato.

Il progetto matrimoniale sfumò presto e la ragion di Stato prevalse: la madre del ventenne Re impose sua cugina Maria Teresa d’Asburgo come moglie e la dolce Maria venne allontanata dalla corte.
Sposerà un nobile italiano, Lorenzo Onofrio I di Colonna, ma il matrimonio sarà turbolento, al punto da indurla a fuggire dall’Italia per la paura, non infondata, che suo marito volesse ucciderla.
Morirà all’età di 76 anni ed è sepolta nella Chiesa del Santo Sepolcro a Pisa.

Di ben diverso temperamento era sua sorella Olimpia che rappresentò è vero solo un fugace amore giovanile di Luigi XIV, ma rimase alla Corte di Versailles per lungo tempo. Qui divenne famosa e autorevole e si vide accresciuta la propria autorità con la prestigiosa nomina a Sovrintendente della Casa della Regina.

Ma Olimpia era avvezza agli intrighi e cadde in disgrazia nel 1679 perché implicata nel cosiddetto “affare di veleni”, quando complottò con quella sorta di fattucchiera passata alla Storia come “La Voisin”, per avvelenare Lousie de La Vallière, la prima delle grandi favorite di Re Sole.
Fu cacciata e riparò a Bruxelles dove morirà a 70 anni.