Sembra impossibile credere che la romantica crinolina, ovvero quella sottoveste rigida (una vera e propria impalcatura) che nell’Ottocento rendeva gli abiti femminili amplissimi e vaporosi, potesse essere uno strumento di morte, ma così era in effetti.
Il suo nome derivava dai crini di cavallo con cui all’inizio era realizzata, crini sostituiti poi da una sorta di gabbia di legno e poi metallica modellata a campana che veniva indossata sotto le gonne.
Insieme agli aderentissimi corsetti (veri strumenti di tortura), la crinolina costituì l’accessorio più in voga e ambito dalle donne del periodo romantico, ma anche il più pericoloso.
Ingombrante e scomoda, costituiva un problema nel sedersi, nel salire sulle carrozze, nel passare attraverso le porte e per strada, se tirava molto vento, rischiava di rovesciarsi come un ombrello offrendo al pubblico grazie nascoste.
Ma le crinoline erano anche pericolose: non si contano quante donne sono state scaraventate a terra e ferite perché le loro enormi gonne finivano sotto le ruote delle carrozze, ma soprattutto perché gli abiti, amplissimi grazie a queste voluminose impalcature, prendevano fuoco facilmente se le donne si avvicinavano troppo ad un caminetto, ad esempio.
Nel 1864 fu calcolato che in tutto il mondo morirono circa 40.000 donne a causa di crinoline che avevano preso fuoco e che nessuno era riuscito a spegnere in tempo; negli Stati Uniti furono 9 le ballerine che perirono una dopo l’altra nel tentativo di spegnere l’abito della compagna vicina.
Ci sono state anche vittime illustri a causa di crinoline andate a fuoco: le sorellastre di Oscar Wilde, ad esempio, Emily di 24 anni e Mary di 22 che morirono entrambe in una serata danzante mentre volteggiavano troppo vicino ad un candeliere e l’arciduchessa Matilde d’Austria che, sorpresa dal padre a fumare, aveva nascosto prontamente il sigaro dietro la schiena.
Mossa letale: il suo bellissimo e amplissimo abito prese fuoco e la povera Matilde morì fra atroci sofferenze, senza che nessuno dei presenti potesse impedire quella tragedia.
Lei non aveva che 18 anni.
Nella foto: Romy Schneider nel ruolo dell’Imperatrice Sissi
