Briciole di storia, quisquilie e pinzellacchere. Il Corriere della Sera: nascita e curiosità del più grande quotidiano italiano

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Il 5 Marzo 1876 alle 21 gli strilloni di piazza della Scala a Milano annunciarono con enfasi la nascita un nuovo giornale: il Corriere della Sera.
La data riportata sul primo numero, come potrete notare dalla foto, è quella del 5-6 Marzo così che venivano coperte le notizie del giorno di uscita e di parte del giorno seguente (e così sarà fino al dicembre 1902), data la lentezza dei trasporti di allora soprattutto nella distribuzione in altre regioni.
In realtà un quotidiano denominato Corriere della Sera era già apparso a Torino nel 1866, ma aveva avuto vita brevissima (solo due numeri) per mancanza di fondi.

Quello invece fondato da Eugenio Torelli Viollier e da Riccardo Pavesi (rispettivamente Direttore ed editore del giornale “La Lombardia”) ebbe vita lunga e gloriosa.
La data del 5 Marzo non fu scelta a caso: era la prima Domenica di Quaresima e i giornali milanesi non uscivano. L’assenza di concorrenza fece vendere al neonato quotidiano migliaia di copie, ma per non far insorgere gli altri editori e non inimicarsi i cattolici, Viollier decise di devolvere il ricavato in beneficenza.
La redazione era situata nella prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele, era composta di due stanze e ci lavoravano il direttore, tre redattori, quattro operai, la moglie del caporedattore Buini, Vittoria Bonaccina, che era preposta alla traduzione di romanzi pubblicati dal giornale, e anche quella di Viollier, Maria Antonietta Torriani, scrittrice di romanzi d’appendice con lo pseudonimo di “Marchesa Colombi”.

Il giornale era composto da 4 pagine e costava 5 centesimi a Milano e 7 fuori città e le vendite si aggiravano a 3000 copie quotidiane, ma due anni dopo, precisamente il 9 Gennaio 1878, avvenne un accadimento luttuoso che ebbe ripercussioni sullo stesso quotidiano: morì improvvisamente Re Vittorio Emanuele II e naturalmente tutti i giornali italiani diedero grande risalto alla notizia, ma solo per pochi giorni.
Il Corriere della Sera invece protrasse l’attenzione sulla figura del “Re galantuomo” per una settimana ancora e la tiratura del giornale raddoppiò fino a sfiorare a Dicembre le 7000 copie giornaliere.

Grazie all’abilità, al fiuto, all’intelligenza del suo Direttore Viollier (che nel 1886 s’inventò la figura del “redattore viaggiante”, ovvero del cronista che precorrendo itinerari di volta in volta diversi, ne raccontava tutti gli aspetti, da quello paesaggistico a quello culturale, passando per usi, costumi e personaggi originali) e all’operosità dei suoi redattori e collaboratori, il Corriere della Sera raggiunse vette insperate all’inizio e divenne ben presto il quotidiano più autorevole d’Italia e nel 1906, sotto la guida del mitico Luigi Albertini, il più diffuso con ben 150.000 copie.
L’8 Gennaio 1899 il Corriere della Sera venne affiancato da un periodico che ha fatto la storia non solo del giornalismo, ma anche del costume, “La Domenica del Corriere”, e il 27 Dicembre 1908, per la gioia di bambini e ragazzi di tante generazioni, nacque “Il Corriere dei Piccoli”.

Corriere della Sera