Briciole di storia, quisquilie e pinzellacchere. Un gianduiotto da record

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Il 21 Novembre 1806 Napoleone Bonaparte decretò il cosiddetto “Blocco continentale” delle merci tra Inghilterra e i Paesi soggetti al governo francese, e poiché il Piemonte era uno di questi, si vide drasticamente ridimensionato l’approviggionamento del cacao che gli Inglesi importavano a loro volta dalle colonie.
Per Torino in particolare fu un duro colpo visto che in questa città si era venuta a creare una consolidata tradizione di rinomati cioccolatai da quando Emanuele Filiberto di Savoia era tornato dalla pace di Chateau Cambresis del 1559 con dei semi di cacao.

Fino al 1826 il cioccolato sarà servito liquido e in tazza , fino a quando un geniale cioccolataio di origine valdese, Paul Caffarel, che possedeva una fabbrica nel quartiere San Donato a Torino, produsse il primo cioccolatino solido ottenuto da una miscela di cacao, acqua, zucchero e vaniglia. Ma non era ancora il gianduiotto.
Sarà suo figlio Isidore insieme ad un altro cioccolataio, Michele Prochet, ad inventarlo.
Fu quest’ultimo, in verità, che ebbe l’intuizione di aggiungere nell’impasto le nocciole tonde delle vicine Langhe tostate e macinate, rendendole simile ad una crema e utilizzando soprattutto la varietà detta “gentile” per il suo gusto delicato.

Nel 1865 dà al suo nuovo cioccolatino la forma di “givò”, che in dialetto piemontese significa “mozzicone di sigaro” e ricorda una piccola barca rovesciata.
Il suo socio Caffarel inizia una produzione su vasta scala e ha due intuizioni: poiché si era nel periodo di Carnevale, sostituire al nome givò quello di Gianduja, la celebre maschera torinese che lui volle raffigurato sulla carta dorata o argentata con cui i cioccolatini erano, per la prima volta, avvolti sì da poter essere venduti singolarmente.

Da quel Carnevale 1865 in cui i primi gianduiotti furono distribuiti ai torinesi in festa, questi cioccolatini ne hanno fatto di strada!
Nel 2001 in occasione dell’Eurochocolate a Torino l’azienda Novi è entrata nel Guinness dei primati per il più grande gianduiotto mai prodotto: 2 metri di altezza, 4 metri di lunghezza, 40 quintali di peso, pari a 40.000 gianduiotti.