Briciole di storia, quisquilie e pinzellacchere. Wall Street: storia di una strada, di un muro e di un platano

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Wall Street, celeberrima strada di Manhattan, fulcro della finanza e dell’economia mondiale, deve il suo nome ad un muro (wall, in inglese) eretto nel 1653 dagli Olandesi, colonizzatori e fondatori di quella Nuova Amsterdam, che diventerà poi New York 11 anni dopo, con la vittoria degli Inglesi.
Gli Olandesi in quel 1653 vollero costruire un muro alto 4 metri (una palizzata di legno e terra per la precisione) per difendere la città appena fondata, la loro nuova colonia, dagli assalti e dalle intrusioni dei nativi americani e dagli odiati sudditi di Sua Maestà Carlo II Re d’Inghilterra e chiamarono quella strada dove si innalzava il muro “Waal Straat”, l’equivalente di Wall Street.
Il muro sarà distrutto dagli Inglesi nel 1699 ma la strada conserverà il nome originale.

Circa un secolo dopo era diventato costume per commercianti e mercanti (molti di origine olandese) riunirsi, per trattare i loro affari, sotto un frondoso platano sito proprio a Wall Street davanti al numero 68, tanto che il 17 Maggio 1792 ventiquattro tra i più ricchi mercanti/brokers di New York siglarono un patto chiamato proprio “Buttonwood Agreement” (buttonwood in inglese è proprio il platano): quella data segnò la nascita del NYSE, il New York Stock Exchange, la futura Borsa newyorchese.