D’Annunzio e Marinetti, ovvero “c’eravamo tanto amati”.
Fra l’Imaginifico Gabriele e Tommaso, il padre del Futurismo, dopo una iniziale empatia e una proficua comunione d’intenti letterari (furono ambedue dei geniali innovatori e protagonisti assoluti di un’epoca irripetibile), si insinuò una velenosa antipatia culminata in un celeberrimo scambio di epiteti al vetriolo.
Marinetti di d’Annunzio: “È un cretino con dei lampi di imbecillità”
D’Annunzio di Marinetti: “Cretino fosforescente”
Genii di altri tempi.
30Nov