Rubrica coriandoli. Bandiere dal mondo: le più bizzarre, le più belle, le più poetiche (prima parte)

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La bandiera non è soltanto emblema di un Paese, ma simboleggia anche il suo vissuto, rappresenta la sua Storia, evidenzia il temperamento di un popolo, le sue aspirazioni, le sue lotte, il suo passato, il suo presente e, in certi casi, gli obiettivi e i sogni del suo futuro.
Affascinante ripercorrere la storia delle bandiere del mondo: si scoprono vicende sottese incredibili ed in questo post ne leggerete delle belle.
Ho scelto, per forza di cose, solo alcune fra tutte le bandiere del mondo: quelle, a mio avviso, che sono le più curiose, le più originali, le più dense di Storia.
Siete pronti? Andiamo…

Partiamo da un Paese a noi vicino: l’Austria. La sua bandiera è formata da tre fasce orizzontali: rossa, bianca e rossa e ha una storia avvincente. Si narra che nel 1191, durante una cruenta battaglia, la tunica bianca di Re Leopoldo V di Bamberg, si intrise così tanto di sangue, che solo la parte coperta dall’alta cintura che reggeva il fodero della spada, rimase candida. E a ricordo di questo avvenimento, l’insegna nazionale si basa su questi due colori, che nella bandiera di Stato reca al centro l’aquila imperiale.

Un vessillo che racchiude una complessa simbologia è quello del Portogallo, la cui bandiera nacque nel 1910 ed è formato anch’esso da due colori posti per verticale: il verde, che occupa un terzo dell’intera superficie, è nella parte dell’inferitura, ossia del segmento attaccato al pennone, mentre il ventame (la parte della bandiera che sventola) che occupa i restanti due terzi, è rosso.
La sfera sullo sfondo rappresenta il globo e rimanda al ruolo avuto dai Portoghesi nella circumnavigazione della Terra e nella esplorazione e scoperta di nuovi territori nei secoli passati; sopra questa sfera è inscritto uno scudo rosso orlato da 7 castelli d’oro che simboleggiano l’espansione del Portogallo dal XII secolo in poi, scudo rosso che ne racchiude uno bianco con sopra 5 piccoli scudi blu a rappresentare le vittorie di Alfonso II il Conquistatore su 5 principi Mori, e su ciascuno scudo blu sono inscritte 5 forme bianche a simboleggiare le 5 piaghe di Gesù Cristo.

Una delle bandiere più eleganti è quella dell’Albania: campo rosso su cui campeggia un’aquila bicipite nera, simbolo del Paese (il nome stesso Albania significa “paese delle aquile”), una bandiera ricalcata su quella fatta sventolare da Giorgio Castriota Skanderberg, l’Eroe nazionale albanese che guidò la lotta contro i Turchi.

Particolare è anche la bandiera dell’isola di Cipro, interamente bianca su cui spiccano due rametti di ulivo (simbolo dell’aspirazione alla pace) posti sotto la sagoma dell’isola di color arancio, a simboleggiare i ricchi giacimenti di rame per i quali Cipro era famosa e ambita nell’antichità.
E quanto fosse apprezzata proprio per questo minerale, ce lo ricorda anche il simbolo chimico del rame, “Cu”, derivante dalla parola “cuprum” con cui Plinio il Vecchio aveva sostituito l’antico termine latino “aes” per designare il rame, che rimanda, ovviamente alla dicitura latina Cyprium per indicare la bella isola del Mediterraneo.

Anche la bandiera della Repubblica di Macedonia è ricca di rimandi storici: essa rappresenta un sole nascente giallo, con otto raggi che si estendono fino ai bordi del campo rosso, che in realtà sostituì il primigenio simbolo scelto: la Stella di Verghina (o Stella Argeade) a 16 raggi.
La sostituzione fu necessaria perché quando la bandiera fu issata la prima volta nel 1992, dopo la disgregazione della Yugoslavia, ci fu subito l’opposizione della vicina Grecia, perché la Stella Argeade ricopriva il sarcofago attribuito a Filippo II il Macedone (Macedone della provincia greca della Macedonia) padre di Alessandro Magno.

Per oggi il nostro viaggio si ferma qui…ma ci ritroveremo la prossima settimana con altre curiosità a spasso per il mondo.