Rubrica coriandoli. Bandiere dal mondo: le più bizzarre, le più belle, le più poetiche (seconda parte)

Categories: News

Anche questa settimana la mia rubrica #Coriandoli è dedicata alle bandiere più originali, caratteristiche e dense di Storia dei Paesi del mondo.

Iniziamo con una delle più belle, a mio avviso: quella del Buthan, un piccolo regno dell’Asia, localizzato nella catena himalayana, il cui nome, nella lingua tibetana, è Druk Yil o “terra del Drago”. E infatti un bellissimo Drago campeggia al centro della bandiera divisa diagonalmente in due colori: l’arancio della parte inferiore rappresenta il Buddhismo, il giallo della parte superiore la secolare monarchia.
Tuttavia “druk”in lingua tibetana significa anche tuono ed ecco spiegata la leggenda che il rombo del tuono dell’Himalaia altro non è che il ruggito dei draghi che vivono nelle sue caverne.

La caratteristica bandiera dello Stato d’Israele presenta il motivo delle fasce bianche e azzurre dello scialle di preghiera ebraico, detto “tallit” e al centro il Magen David, lo scudo di Davide, simbolo ebraico da oltre 700 anni. Nella Bandiera presidenziale appare anche il “menorah”, il famoso candelabro a sette bracci.

Altresì elegante è la bandiera dell’Iran (l’antica Persia), che adotta gli stessi colori del tricolore Italiano, ma in maniera orizzontale e con simbologie diverse: il verde indica la religione islamica, il bianco la pace e il rosso il coraggio. All’interno della fascia bianca, fino al 1979, anno della deposizione dello Scià Reza Pahlevi, era rappresentato un leone con una spada di fronte al sole nascente sormontato da una corona; ora vi è un emblema che unisce vari simboli islamici.
Particolare emblematico: sulle fasce verde e rossa è ripetuta per ben 22 volte la frase “Allah-o-Akbar” (Dio è grande). Perché 22? Perché questo numero ricorda il ventiduesimo giorno dell’undicesimo mese del calendario iraniano, ovvero la data in cui la rivoluzione di Khomeini spazzò via il regime dello Scià.

Particolare e caratteristica è la bandiera del Kirghizistan, ex repubblica sovietica dell’Asia Centrale, che la issò nel 1992: ha lo sfondo interamente rosso (a simboleggiare l’Eroe Nazionale Manas il Nobile) con un sole al centro a 40 raggi che simboleggiano le 40 tribù che si unirono per formare la nazione kirghisa. Dentro al sole, vista dall’alto, appare la “yurt”, tradizionale tenda usata dalle popolazioni nomadi della steppa.

La Corea del Sud ha una bandiera molto bella e estremamente simbolica: su fondo bianco, spicca al centro il simbolo, in rosso e blu, dello yin e dello yang che rappresentano la creazione e lo sviluppo attraverso il dualismo delle due energie primigenie opposte in Natura.
Intorno ad esso vi sono 4 trigrammi (o kwae) tratti dall’antico Libro dei cambiamenti (I Ching, chiamato Yeok in coreano), che rappresentano le 4 stagioni, i 4 punti cardinali, i 4 elementi naturali (Aria, Acqua, terra e Fuoco) e anche il Sole, la Terra, la Luna e il Cielo.

E concludiamo questo breve excursus sulle bandiere più originali del mondo con quella che sicuramente è la più eccentrica di tutte: quella del Nepal, l’unico vessillo nazionale a non essere di forma rettangolare o quadrata , ma formata da due triangoli (all’inizio separati, poi uniti) fatti sventolare l’uno sull’altro verticalmente, a simboleggiare i due rami rivali della dinastia regnante dei Rana.
Su questi due triangoli a sfondo rosso e bordati di blu, campeggiano un sole e una mezzaluna entrambi bianchi a simboleggiare la speranza che il Nepal abbia lunghissima Vita come il sole e la luna, appunto.

Piaciuto questo mini giro attorno al mondo?
Alla prossima, Amici!