Rubrica Coriandoli. La Duchessa D’Alba, la più nobile, la più ricca, la più folle

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Aveva 46 titoli nobiliari e un patrimonio di 3 miliardi di euro. Ed era l’unica, essendo l’aristocratica di più alto lignaggio d’Europa, a non doversi inchinare di fronte ad Elisabetta II, Regina d’Inghilterra.
Maria del Rosario Cayetana Fitz-James Stuart y de Silva, diciottesima Duchessa d’Alba, nasce a Madrid il 28 Marzo 1926, figlia unica di un “Grande di Spagna” (massima dignità nobiliare di questa monarchia) e morirà a 88 anni nel 2014, dopo un’esistenza eccentrica, lussuosa e bohémienne, scandita da tre matrimoni e innumerevoli flirts, tra cui il torero Pepe Luis Vàsquez e il principe Ali Khan.

Passionale e amante di gesti eclatanti come la sua omonima antenata Cayetana de Silva, amante di Francisco Goya che la immortalò in un famoso dipinto, si sposò la prima volta a 21 con Luis Martìnez de Irujo y Artàcoz che ebbe la meglio su altri agguerriti pretendenti, tra cui il Conte Tolstoj (nipote del celeberrimo scrittore russo).
Le nozze furono strabilianti e costarono, nel 1947, la bellezza di 20 milioni di pesetas (una cosa come 7 milioni di euro di oggi), ancora più sontuose, per dire, di quelle che il mese successivo avrebbero celebrato Elisabetta d’Inghilterra e Filippo di Edimburgo.
Quella fra la stravagante Cayetana e l’austero Luis fu tutto sommato un’unione felice, scandita da qualche lite clamorosa, come quando Picasso le chiese di posare senza veli per una nuova versione della “Maja desnuda” di Goya e lui si oppose fermamente (Cayetana, per la cronaca, si arrese e disse no al pittore) e allietata dalla nascita di ben 6 figli.

E quando rimase vedova dopo 25 anni di matrimonio, la Duchessa d’Alba, che avrebbe potuto avere ai suoi piedi i rampolli della più blasonata nobiltà europea, convolò a seconde nozze con un intellettuale di sinistra, Jesùs Aguirre y Ortiz de Zàrate, il cui nome di battesimo declina già l’aura cattolicissima della famiglia di origine. Si era fatto prete, Jesùs, ma per lei getterà la tonaca alle ortiche e si sposeranno nonostante la riprovazione di gran parte dell’aristocrazia spagnola e non solo.
Ma Cayetana se ne infischiava delle regole e del conformismo.
Aveva un disperato e famelico bisogno d’amore, di quell’amore che da bambina le era mancato, lei, figlia unica e orfana della bellissima madre a soli 7 anni.

E quando rimase vedova per la seconda volta, dopo una Vita di lussi sfrenati, viaggi incredibili, (devastanti) interventi chirurgici al volto e al corpo per fermare il tempo, a 85 anni s’impuntò cocciutamente e volle sposare un avvenente quanto modesto funzionario pubblico a stipendio fisso, Alfonso Dìez Carabantes di 25 anni più giovane di lei, accusato da tutti (e dai figli di lei in primis) di essere uno squallido arrampicatore sociale e un profittatore di un’anziana, irriducibile e (stra)ricchissima donna. Ma lui spiazzò parenti e amici dichiarando che avrebbe rinunciato a qualunque diritto ereditario una volta divenuto vedovo (se poi l’abbia fatto veramente non so).

Ma chi veramente spiazzò tutti fu sempre lei, Maria del Rosario Cayetana ecc ecc., quando il 5 ottobre 2011, dopo la celebrazione delle tanto discusse nozze al Palazzo de Las Dueñas di Siviglia, a 85 anni suonati, si presentò al braccio del suo novello marito (in elegante tight), con un abito da sposa rosa cipria di pizzo di Valenza, raggiante e sorridente (per quanto i ripetuti interventi al viso le permettevano).
E davanti alla folla assiepata la 18° Duchessa d’Alba si tolse le scarpe, accennò ad alcuni passi di flamenco e si godette gli applausi scroscianti.
Il suo terzo matrimonio durerà solo 3 anni.
Una maligna polmonite la strapperà al suo Alfonso, a colui che le aveva fatto gridare al mondo, fiera e indomabile come sempre: «Nulla è più importante dell’Amore, a qualunque età!»

Nelle due foto: la Duchessa d’Alba, prima e…dopo.

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