Alle 6 in punto del 25 Ottobre 1760, come ogni mattina nella splendida residenza di Kesington Palace, Re Giorgio II bevve la sua cioccolata calda e si ritirò nella toilette. Non ne uscirà vivo.
La cameriera personale, dopo aver sentito un tonfo sordo, lo trovò riverso sul pavimento, con una profonda ferita alla testa e il volto coperto di sangue.
La causa pare fosse una dissezione dell’aorta. Pare.
Una cosa è certa: per anni e anni il suo fantasma vagò in quelle stanze che fino a pochi mesi fa sono state abitate dagli attuali Duchi di Cambridge, gli amatissimi William e Kate.
Ma sembra che in Kesington Palace le apparizioni di spettri vari siano all’ordine del giorno.
Soprattutto di donne, come il fantasma della Principessa Sophia, pronipote di Giorgio II, che visse in questo palazzo un’esistenza triste e solinga, marchiata dall’infamante sospetto di una relazione incestuosa con il proprio fratello (che le impedì di trovare marito) e da un amore impossibile con il capo scudiero da cui probabilmente nel 1800 ebbe un figlio illegittimo.
Vita noiosa e ritirata in cui l’unico divertissement era sperimentare un’assoluta novità del suo tempo: la bicicletta, con la quale macinava chilometri, girando in tondo per i lussureggianti giardini.
Ma anche questo le sarà negato, quando la Vita le riserverà l’ultimo dolore: diventare cieca.
Il fantasma di questa principessa sfortunata e triste appare sovente in quei luoghi, annunciata dal cigolio sinistro di una bicicletta.
Non solo principesse, anche Regine avevano vissuto a Kensigton Palace, come Anna Stuart, incoronata Regina di Inghilterra, Scozia e Irlanda l’8 Marzo 1702 e, cinque anni dopo, quando i regni di Inghilterra e Scozia furono uniti, divenne la prima sovrana del Regno di Gran Bretagna e l’ultima sovrana degli Stuart.
Anna soffriva della sindrome di Hughes che le impedì spesso di portare a termine le gravidanze e quindi di generare un erede; fra il 1684 e il 1700 lei rimase incinta per ben 18 volte, ma 13 furono ahilei gli aborti e dei cinque piccoli nati vivi, quattro morirono prima dei due anni. E Guglielmo, Duca di Gloucester, morì a 11 anni.
Frustrata e depressa per la sua maternità negata e ferita, si ammalò gravemente di erisipela, una malattia della pelle, infettiva e contagiosa e morì nel 1714 a 49 anni.
Il suo cadavere era talmente rigonfio, che fu dovuta costruire una bara quadrata e larga, con cui venne seppellita nell’Abbazia di Westminster.
C’è chi giura di vedere spesso il suo spettro vagare dolente per le stanze di quella dimora, invocando disperata il piccolo Guglielmo.
E per finire, ultimo ma non ultimo fantasma londinese, quello di William Terriss, un attore shakespeariano della Londra vittoriana, il cui spettro atterrisce chi ha la sventura di incontrarlo di notte nei meandri della stazione di Covent Garden della metropolitana.
Terris fu accoltellato il 16 Dicembre 1897 da un attore rivale, Richard Archer Prince all’interno dell’Adelphi Theatre e spirò tra le braccia dell’attrice Jessica Milward, sussurrando “I will come back”, “ritornerò”.
E pare davvero che questo (allora) famoso interprete di drammi shakespeariani sia più volte tornato, in abiti di scena, non solo nella metropolitana, ma nello stesso teatro dove fu assassinato e si sia divertito ad atterrire, con le sue apparizioni e i suoi scherzi, attori e maestranze.
Nella foto Kensington Palace