Un successo che non conosce flessioni

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Tre prestigiosi riconoscimenti in meno di un anno. Consenso unanime dei critici, lettori appassionati ed un successo che non conosce flessioni. “I 100 piaceri di d’Annunzio. Passioni, fulgori e voluttà”, opera della scrittrice abruzzese Daniela Musini, è ormai un caso letterario.

L’autrice nella serata di venerdì 26 ottobre, presso l’Hotel ristorante Villa Elena a Casalincontrada (Chieti), ha ricevuto il premio speciale della giuria nel’ambito del Premio Letterario Internazionale Cesare De Lollis (Nella foto la targa consegnata dal Presidente del Consiglio della Provincia di Chieti Enrico Rispoli).

Insieme a protagonisti indiscussi della scena culturale italiana, come il critico cinematografico Enrico Ghezzi ed il noto filosofo Sergio Givone, c’era anche Daniela Musini, unica rappresentante al femminile, tra i vincitori.

“L’opera raccoglie decenni di ricerche sul Vate, illuminandone la complessa personalità, le sfaccettature, uno e centomila nel conquistare la vita come un trofeo, a costo di dissolvere la propria identità dietro mille maschere, nella sfrenata rincorsa al piacere, al superfluo, al bello”.

Questa la motivazione che ha spinto la giuria a premiare il volume della Musini, un riconoscimento che va ad aggiungersi al secondo posto ottenuto il 15 ottobre al concorso letterario internazionale Villa Selmi a Rovigo ed al primo posto assoluto arrivato al prestigioso Concorso Nabokov di Lecce ad inizio anno.

Le 320 pagine del libro “I 100 piaceri di d’Annunzio. Passioni, fulgori e voluttà” racchiudono un segreto presto svelato dagli occhi del lettore: un narrare ricco, serrato, coinvolgente che introduce con semplicità ma con grande accuratezza storica al “vivere inimitabile” del Poeta. Sfogliando le pagine, si scorre l’esistenza di un grande uomo, accompagnati dalla fluida scrittura dell’autrice. Un saggio sì, ma originale e che sfugge alle facili catalogazioni.