Una melodia immortale. “Il nostro concerto” di Umberto Bindi. Serena giornata amici cari. Daniela Musini

Una melodia immortale. “Il nostro concerto” di Umberto Bindi. Serena giornata amici cari. Daniela Musini
A 18 mesi eredita una fortuna di 5 milioni di dollari (del 1934), a 15 anni è modella per Harper’s Bazaar, a 30 stilista di successo, a 39 anni si sposa per la quarta volta, a 80 scrive un romanzo a luci rosse ed ora, che di anni ne ha 94, ha aperto un profilo…
Wall Street, celeberrima strada di Manhattan, fulcro della finanza e dell’economia mondiale, deve il suo nome ad un muro (wall, in inglese) eretto nel 1653 dagli Olandesi, colonizzatori e fondatori di quella Nuova Amsterdam, che diventerà poi New York 11 anni dopo, con la vittoria degli Inglesi. Gli Olandesi in quel 1653 vollero costruire un…
Un giorno la danzatrice Isadora Duncan propose al drammaturgo George B. Shaw: “Facciamo un figlio insieme? Pensi, un figlio con le mie gambe e il suo cervello!” E Shaw, caustico: “E se accadesse il contrario?”
Per lei nel 1915 il produttore cinematografico Giuseppe Barattolo coniò il termine “Diva”, contrazione di “Divina” e Elena Vitellio, in arte Francesca Bertini, Diva lo fu sempre, fino alla fine, fino a quell’ultima apparizione nel mondo cinematografico, quando, novantenne, si presentò al Festival de San Sebastian avviluppata in una sontuosa pelliccia bianca lunga fino ai…
La notte del 29 luglio 1890, a 37 anni, moriva a Auvers-sur-Oise, nel Sud della Francia, Vincent van Gogh, uno degli Artisti più geniali dell’Ottocento. Tormentata e complessa la sua Vita, misteriosa la causa della sua morte. Per anni, avallata dal pittore stesso, la tesi del suicidio: van Gogh, per sua stessa ammissione, si era…
Quelli che ci lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle… J.D.Salinger
Io e il mio pianoforte Vi dedichiamo “Estate” di Bruno Martino, secondo me una delle più belle canzoni degli anni Sessanta. Buona Domenica 🌹 Daniela Musini
“El matt”, lo chiamavano quelli della Bassa, quando lo vedevano vagare tra le nebbie del Po, parlare da solo, fare smorfie terrifiche ed emettere suoni animaleschi. «Dam un bès» (dammi un bacio) chiedeva ossessivamente, un grido lacerante come una tela tagliata. Ma a lui, vagabondo dall’aspetto sgraziato e grottesco, quel bacio non lo dava mai…
C’era una volta un Re, Harald (Aroldo) I di Danimarca, che nel primo Medioevo (regnò tra il 940 e il 986) ebbe il merito di unificare gran parte della Scandinavia, regnando su Danimarca e Norvegia. Aveva un curioso soprannome, “dente blu” (in danese blátønn) e non è chiaro il perché fosse appellato così: le ipotesi…